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al testo di Teresa Nastri
Sudario Notte
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Sudario Notte Come un sudario la notte cala sulla città che muore e fa sorgere simulacri di vita nei contorni rigidi degli edifici: enormi sepolcri popolati di spettri che si muovono come fossero vivi, che ignorano il verme che li rode li corrompe li scava. Io sola vedo in trasparenza la turpe amica in tutto: nel pane che mangio negli occhi ancora innocenti di tuo figlio nella tua mano quando con tenera finzione mi accarezza il fianco... E la osservo ! 18/2/77
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Cristina Bizzarri
- 17/04/2014 09:38:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Molto bello il tuo memento mori che scorre lieve minaccioso progressivo e struggente lungo tutto il testo. Io avrei tolto "Io sola" che mi sembra uninutile evidenziazione. Una sensazione ...
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Ferdinando Battaglia
- 15/04/2014 20:27:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]
Di una nettezza lapidaria, quando ancora nessuna luce risorgiva schiara lorizzonte dellesistenza umana, lasciando che gli inganni della notte non siano altro che "vanità delle vanità".
Ciao Teresa
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